giovedì 25 novembre 2010

Ma i tiratori compound sono felici? /2

Poco più di un anno fa, pubblicavo su Arcosfera  l’articolo a medesimo titolo, dando luogo a numerose polemiche principalmente sollevate da quelli che l’articolo non lo avevano capito per nulla. Una bella rilettura, dello stesso è quindi comunque auspicabile per non perdere il filo del discorso nella nostra arcosfera…

Giunti alla fine dell’anno di sperimentazione della nuova formula di gara su bersagli Hit and Miss per compound, il Consiglio della FITA ha visionato le conclusioni sulla sperimentazione stessa sottoposte dal TAC (Target Archery Committee) e ha delineato definitivamente il 2011 per i tiratori compound, sconvolgendo completamente quanto fatto e sostenuto precedentemente.
Che la gara Hit and Miss non fosse stata  neppure da proporre, essendo un assurdo tecnico, lo sostenevano in tanti, compreso il sottoscritto. Che il regolamento della gara fosse viziato da errori di anche vistosi, tipo gli spareggi basati sul risultato della gara di qualificazione, era pure evidente, ed infatti la correzione con il ritorno agli spareggi alla freccia più vicina al centro è avvenuta a metà anno.
Ma che tutta l’esperienza fatta ed un intero sistema fosse da buttare a mare integralmente dopo brevissima sperimentazione francamente è qualcosa giunto inaspettato.

Le lamentele principali erano sulla troppa aleatorietà del singolo scontro a tre frecce e sulla eccessiva difficoltà per le donne.
Le proposte del TAC al Consiglio FITA  sono state di utilizzare il conteggio complessivo degli Hit su 15 frecce per decidere il match, oppure di abbandonare il sistema passando a scontri a set  sul bersaglio da 80 cm a 50 mt.
Ovvio che per coerenza rispetto all’obbiettivo della creazione di una gara completamente nuova, la soluzione corretta avrebbe dovuto essere la prima.  Invece, non è stata neppure la seconda.
Con un assurdo tratto di penna, il consiglio FITA ha cancellato l’intera sperimentazione e le sue conclusioni e persino i concetti di base in base ai quali l’intero sistema degli scontri diretti è passato ai set a partire dal 2010, istituendo solo per i compound all’aperto gli gli scontri diretti a punteggio a 15 frecce a 50 mt per tutte le fasi della gara, finali comprese.

In pratica, il bersaglio Hit and Miss è stato  archiviato per sempre, con buona pace delle aziende che lo hanno prodotto e dei negozianti che lo hanno a magazzino, nonché di un anno di ricerca da parte dei tiratori di diottre e lenti per poterci tirare sopra , facendo ritornare  la gara compound ad una situazione identica a quella del 2009, solo a 50 mt invece che a 70 mt.
Ora, se qualche dirigente arcieristico di qualsiasi livello volesse sinceramente affermare che fare scontri a 50 mt su bersaglio da 80 cm sia diverso dal fare scontri a 70 mt su bersagli da 122 cm,  dovremmo cortesemente pregarlo di dare immediatamente le dimissioni ed andare ad occuparsi di una bocciofila (con il massimo rispetto per i praticanti delle bocce, ovviamente).
La FITA ha reinventato l’acqua calda, autocancellandosi tutte le saccenti elucubrazioni sulla “gara diversa” spacciate ovunque per oltre un anno e mezzo.

Nel mondo la notizia della morte prematura del bersaglio Hit an Miss è stata accolta con reazioni diverse.  In tripudio gli americani, che non lo amavano per nulla. Indifferenti i francesi, che nel loro paese a oggi non hanno ancora introdotto neppure gli scontri a set e che le gare Hit and Miss le hanno viste solo su internet.
In Italia, l’unico esperimento noto di gara Hit and Miss è stato in una amichevole a fine Agosto. La gara era quantomeno divertente, ma necessitava di aggiustamenti. Non di una cancellazione.
Montichiari - BS - 29 Agosto 2010
Ma in Italia nel 2011 si tireranno praticamente solo FITA, visto che i 70 mt round e i 50 mt round non conteranno per la qualificazione ai campionati Italiani e quindi la scomparsa, anzi la NON comparsa della gara Hit and Miss finirà nelle cronache attorno al fuoco delle serate di memorie arcieristiche.
Un arciere ha chiesto sul forum CAM :
“In contesto Olimpiadi per i CO......cambia qualcosa?”
Ho commentato:
“Così continuamente cambiando, alle Olimpiadi i compound non ci andranno mai ...”

Ma i tiratori compound, sono felici?


lunedì 15 novembre 2010

Deferito! /3

Riprendo Arcosfera dopo oltre tre settimane di pausa, scusandomi coni lettori per il colpevole ritardo nell’aggiornarli in particolare sulla evoluzione del mio deferimento. Purtroppo, il lavoro e una gara da organizzare hanno preso tutto il mio tempo disponibile, ma ora rieccomi qua…

Molti mi hanno chiesto nelle ultime settimane, sia personalmente che via mail, come sia andata finire l’udienza del 22 ottobre ..
Rispondo subito che non è andata a finire… nel senso che ci sarà un’altra udienza il 3 Dicembre, ma con presupposti decisamente diversi.

Ma ritorniamo con ordine.
Il 22 ottobre mattina sono atterrato puntualissimo a Fiumicino con Easyjet  (la migliore compagnia aerea .. Italiana) alle 8:00, ho noleggiato un'auto ed ho cercato di raggiungere la sede Fitarco di via Vitorchiano.
Dico cercato, perché code interminabili, lavori in corso e segnaletica nascosta dagli stessi mi hanno portato prima diretto verso Roma centro imbottigliato in un traffico semplicemente assurdo, poi a fare inversione, ritornare verso il raccordo anulare per riprenderlo in direzione nord, ed infine ad arrivare in via Vitorchiano  113/115 alle 10:30 circa soltanto.
La palazzina che ospita la Fitarco, per chi non la conoscesse, ospita anche diverse altre federazioni nazionali CONI ed è raggiungibile solo  da un sovrappasso semi nascosto che si può imboccare, venendo dal raccordo anulare, unicamente indovinando la seconda uscita “Grotta rossa”. Per fortuna, conosco bene la strada avendo frequentato la sede FITARCO per tantissimi anni in veste di consigliere federale , ma tante volte mi sono trovato a dover spiegare al “tassinaro”di turno come raggiungere la difficile meta.  Superfluo aggiungere  che in orario lavorativo trovare un parcheggio nei pressi della palazzina può anche richieder tempi biblici, ma fortunatamente,  questa volta  il parcheggio almeno l’ho trovato subito.  
Per fortuna, non ero comunque l’ultimo, perché anche un membro della commissione di giustizia si era trovato in simili problemi ed è arrivato subito dopo di me.
L’udienza quindi è iniziata solo poco prima delle 11:00 e con mia sorpresa  mi sono trovato in una delle sale riunioni comuni della palazzina alla presenza di altre cinque persone soltanto: i tre membri della Commissione di Giustizia, gli avvocati Amos Benni (Ancona), Santi Pappalardo (Catania) e Massimo Andrea Chiocca (Genova), poi il Procuratore Federale, l’avvocato Stefano Comellini (Torino) ed in fine Luisa Falconi della Fitarco che fungeva da segretaria e verbalizzava le dichiarazioni.
L’avvocato Benni , quale membro più anziano, fungeva d presidente della Commissione di Giustizia.
Non avevo mai avuto occasione di incontrare personalmente i tre membri della commissione, anche se facevo parte del Consiglio Federale che li aveva nominati per la prima volta oltre dieci anni fa. Non che non avessi mai avuto a che fare negli anni in diversi ruoli con la giustizia federale, ma l’ultima mia comparizione davanti alla Commissione di Giustizia risaliva al 1997, quindi prima della loro nomina. Conoscevo invece già l’avvocato Comellini per un audienza di indagine svolatasi a Torino ad inizio anno.
Il mio massimo stupore è ovviamente derivato dal fatto che ero presente solo io, in qualità di deferito, ma non colui che mi aveva denunciato, il Ragioniere  Fausto Pennestrì, pur in un caso dove il colloquio riferito in due versioni diverse non aveva avuto testimoni.

La soluzione più semplice per raccontare quanto successo sarebbe pubblicare qui il verbale dell’udienza che pure ho sottoscritto,  ma mi mi è stato detto che in questa fase non posso averne copia.
Vedo pertanto di sintetizzare:
  • Ho dichiarato che ero stupito della conferma  deferimento,  aspettandomi un archiviazione proprio perché nelle contro deduzioni nviate emergeva chiaramente che le informazioni reali verificate sul complessivo stimabile del bilancio Federale ( 5 milioni di Euro circa) coincidevano con le affermazioni di Pennestrì  da me riportate su Arcosfera e che comunque la sua affermazione che i 5 milioni di cui si parlava fossero il frutto del “giro” di 2,5 milioni di entrate e 2,5 milioni di uscite (come scritto nella sua denuncia di cui ho copia) non avesse alcun significato contabile e amministrativo in qualsiasi tipo di definizione di bilancio e quindi tantomeno potesse essere stato utilizzato da  un Revisore Contabile in qualsiasi conversazione.
  • Mi sono quindi detto costretto a denunciare che le affermazioni di Pennestrì contenute nella denuncia erano evidentemente false rispetto  al vero a suo tempo comunicatomi, supportato in ciò dall’evidenza del bilancio certificato 2009 della Fitarco che è per di più controfirmato dallo stesso Pennestrì.
  • A fronte di quanto sopra, il Presidente della Commissione di Giustizia ha richiesto al Procuratore Federale cosa intendesse fare  ed a questo punto il procuratore ha suggerito come passo successivo la convocazione di Fausto Pennestrì davanti alla Commissione di Giustizia, in una nuova udienza fissata per il giorno 3 Dicembre alle 10:30 ed alla quale sono stato invitato pure io ad intervenire.
Non sto a tediarvi con altri particolari del dibattimento, spesso quasi incomprensibili pure a me perché viziati dalla similitudine con il codice di procedura penale.
Durante lo stesso  ho dovuto comunque anche precisare che il Blog Arcosfera  non ha alcuna relazione con la CAM – Compagnia Arcieri Monica A.S.D. di cui sono Presidente, essendo correlato invece ad una SRL di cui sono Amministratore, in quanto il deferimento disposto dal Procuratore Federale, come avrete letto, era stato fatto anche nei confronti della CAM per responsabilità oggettiva.
Non ho ancora ricevuto ad oggi una convocazione formale per l’udienza del 3 Dicembre.  Ho telefonato in Fitarco per chiedere conferma della data  ( mi è stata confermata) e della mia convocazione (sono in attesa), ma comunque a Roma il 3 Dicembre ci sarò, come imputato, testimone o magari pubblico,  ma ci sarò sicuramente.

Intanto, dalle note di verbale del Consiglio Federale riportate sul  numero 5 di Arcieri 2010 apprendo che il Consiglio Federale ha aumentato lo stanziamento per i contributi all’impiantistica 2010 da 50.000 Euro a 150.000 Euro.

Qualcosa finalmente si muove a favore delle Società nell’uso del “tesoretto” delle incredibili riserve di bilancio FITARCO?