venerdì 25 giugno 2010

Ecosistema /5 – I "Veterani" dei GDG

Riprendo dopo un bel po’ l’analisi dell’Ecosistema FITARCO stimolato dalla domanda rivoltami recentemente da un Personaggio FITARCO che non sto a nominare. La domanda era semplice: perché il nostro settore giovanile sta regredendo e non genera più con continuità nuovi Campioni come negli anni passati?
Ho risposto d’istinto che la motivazione era da cercare nelle modifiche regolamentari che avevano influenzato il settore giovanile negli ultimi sei o sette anni. Modifiche hanno trasformato l’attività giovanile e il nostro miracoloso sistema di generazione di futuri campioni che il mondo ci invidiava in un sistema puramente amatoriale che non serve più a selezionare e formare giovani atleti.
Credo di aver concluso l’esposizione con una frase del tipo: “Un sistema per mezze seghe che allena mezze seghe a diventare mezze seghe… !” Non elegante, lo ammetto, ma rende l’idea, ed altri tecnici presenti alla mia esposizione hanno di massima condiviso l’affermazione.
Ho anche aggiunto che l’unico modo per correggere la situazione era ormai gettar via tutti i regolamenti del Progetto Giovanile in essere e ripristinare di botto quelli di almeno dieci anni fa; poi, purtroppo, occorrerebbe attendere almeno quattro o cinque anni per vedere gli effetti delle modifiche, ma non vedo altra soluzione.
Ovviamente, il suggerimento non verrà preso in considerazione, ma la conversazione mi è tornata alla mente seguendo da lontano lo svolgimento dei Giochi della Gioventù nazionali 2010.
Mi sono allora messo a dare una occhiata ai risultati degli ultimi tre anni, trovando scontata conferma a molte delle mie supposizioni. Poi, sono andato all’indietro nel tempo, fino alle origini, per verificare i cambiamenti maggiori apportati ai regolamenti dei giochi stessi negli anni. Nessuna sorpresa, visto che mi ricordavo quasi tutto fino al dettaglio.
Vediamo un po’ quindi insieme l’evoluzione della “specie” “Giovanissimi Arcieri GDG” negli anni.
I GDG nascono con un regolamento semplice:
-        terza media a 30 mt
-        seconda media a 25 mt
-        prima media a 20 mt
-        quarta e quinta elementare a 15 mt
-        niente stabilizzatori
-        72 frecce complessive in due gg diversi
-        chi si qualifica per le fasi nazionali non può partecipare l’anno successivo se non cambia da elementari a medie
-        chi si qualifica a livello individuale ai campionati Italiani non può partecipare.
Regolamento semplice, ma geniale.: aumentava la difficoltà della gara con l’aumentare dell’età e spingeva inesorabilmente tutti coloro anche appena “buoni” all’agonismo in gare di calendario perché dai GDG venivano subito esclusi.
Fu l’epoca della nascita delle gare giovanile di calendario e l’epoca in cui crebbero tutti i nostri campioni che ora hanno ben oltre i trent’anni…

Prima modifica in rilassamento:
-        chi si qualifica a livello individuale dei campionati italiani DELL’ANNO PRECEDENTE non può partecipare
Seconda modifica in rilassamento:
-        prima, seconda e terza media tirano tutti a 20 mt.
Terza modifica in tentativo di intensificazione:
-        creata la classe Pulcini per seconda e terza elementare, che tira a 10 mt . La proposi io al Consiglio Federale, visto che avevo una foglia di 7 anni che voleva gareggiare ma non poteva. Era il 1995, e non fu facile farla approvare.
Quarta modifica in rilassamento:
-        Da 72 frecce a 48 frecce (2002)
Quinta modifica in rilassamento:
-        Non possono partecipare alla edizione successiva solo i primi tre classificati delle fasi nazionali, invece di tutti i qualificati alle fasi nazionali.
Sesta modifica in rilassamento:
-        Vanno diretti alle fasi nazionali anche i primi due assoluti delle neonate fasi invernali dei GDG che si tengono a Marzo.
Settima modifica in rilassamento (l’ultima)      
-        Non possono partecipare i primi 10 della rank list nazionale per i Campionati italiani invece di tutti i qualificati ai Campionati italiani

Il risultato è sotto gli occhi di tutti:
-        Le gare giovanili sono sempre più disertate,incluse quelle indoor, perché le Società sono dedite a preparare i giovani alternativamente per i GDG invernali e poi per quelli estivi ( e i “poverini” non possono mettere e togliere gli stabilizzatori continuamente..).
-        I Giovanissimi e Ragazzi in grado di affrontare un FITA da 144 frecce sono sempre meno, e sempre meno sono di numero in tutte le gare all’aperto di calendario
-        E’ nata la categoria occulta dei “veterani” dei GDG  regionali e persino nazionali: dove in passato al massimo si poteva partecipare ai nazionali due volte, una come elementari  e una come medie, ora i casi di tre partecipazioni si sprecano, e a livello regionale imperversano quelli con tre o anche più partecipazioni.
-         
I GDG, da metodo perfetto per selezionare i migliori talenti ed avviarli il più presto possibile all’agonismo vero,  sono diventati il fine ultimo della attività per parecchie Società e per quasi tutti i Comitati Regionali, che da parte loro lottano continuamente per allargare ancora di più le maglie del regolamento per poter migliorare il proprio piazzamento nella fase Nazionale utilizzando il maggior numero possibile di “veterani” dei GDG . E ci riescono, da anni e anni.

Sarà un caso, ma l’ultima generazione “numerosa” di giovani Campioni uscita dai GDG è quella dei nati nel 1987/1988/. L’ultima  generazione che ha fatto in tempo a partecipare ai GDG a 72 frecce e che ha potuto partecipare  solo ad una edizione delle fasi Finali nazionali,

Recentemente, come colpo di grazia definitivo alla formazione Giovanile, le nuove norme di qualificazione per i Campionati Targa Ragazzi e Allievi 2010 hanno eliminato l’obbligo di almeno un FITA round a 144 frecce per la qualificazione.
Ovvio che se non si fanno più fare FITA ai ragazzi e se questi arrivano a gestire in gara al massimo 48 frecce quando hanno già ben 14 anni, le speranze per il futuro sono decisamente limitate, ed è parecchio strano che qualcuno che vota tali norme si chieda e mi chieda “perché” non riusciamo più a formare giovani Campioni.

L’ecosistema Arcieristico è delicato come qualsiasi altro ecosistema. Non lo si può danneggiare impunemente per anni senza patirne a lungo le conseguenza.

martedì 15 giugno 2010

Chiamiamola 5D!

Altre due settimane, con tanto di passeggiata a Valcava ai campionati regionali di Campagna, dietro a mia figlia, tornata dopo anni a tirare Campagna e dopo oltre un anno a … tirare.
Occasione imperdibile per raccontare a quelli che internet non sanno neppure dove si trova ma che il tiro di Campagna e il 3D lo fanno di persona , che stava per nascere una nuova gara che avrebbe finalmente consentito a tutti quelli che in FITARCO tendono un arco di partecipare.
Devo dire che le reazioni sono state tutte positive, se non in alcuni casi addirittura entusiastiche. Finalmente nessun veto alla Divisione Olimpica, finalmente la possibilità di rilanciare il tiro di Campagna attraverso una vera gara di “avvicinamento”.
Unica perplessità generale, il nome della gara. In effetti, 4D ha un significato come superamento dei limiti del 3D , ma gli arcieri sono gente pratica, e vogliono un nome che significhi direttamente qualcosa e che sia facilmente spiegabile a terzi.
Detto fatto, un rapido brain-storming generale e il nome della gara diventa automaticamente 5D.
Già, perché 5 sono i colori del bersaglio, ma soprattutto CINQUE sono le DIVISIONI ammesse, AN, LB, IS,CO e OL.
E allora, ecco che il nome della gara è diventato subito per tutti 5D, e tutti erano a chiedere la data della prima gara sperimentale per potersi iscrivere.
Presente l’amico Luciano Ravazzani degli arcieri di Castiglione Olona, anche questa domanda ha avuto subito riposta: Domenica 19 Settembre a Castiglione Olona, giusto la settimana prima degli Italiani 3D !
C’è la gara, c’è il luogo e c’è la data!
Per il nome, chiamiamola d’ora in poi tutti “5D”!


mercoledì 2 giugno 2010

2D, 3D, 4D / 3

Segue dal 19 Maggio

Sono trascorse due settimane dall’ultimo articolo, che hanno incluso la prova di nuove frecce (sempre usate di Michele), i giochi della Gioventù regionali della Lombardia, una settimana di Europei Targa a Rovereto con la squadra Irlandese e la mia seconda ( e decisamente migliore) gara 3D.  Un periodo di tempo e delle esperienze supplementari più che adeguate ad approfondire una idea che già mi era maturata nel cervello ma che necessitava di trasformarsi in una proposta concreta e dettagliata.
L’idea era in bozza, ma a tutti coloro cui l’ho accennata è parsa interessante e comunque da testare in pratica.
Mi sono detto: ma se i problemi dello sviluppo dl tiro 3D sono legati principalmente all’assenza di arcieri arco olimpico, al costo delle sagome e al fatto che le sagome rappresentano animali, mentre al contrario tutti trovano divertente la gara di per sé breve e poco impegnativa, perché semplicemente non cambiare le cose che non funzionano e lasciare quelle che funzionano?
Detto fatto, ecco nascere finalmente l’idea della gara … 4D!
Ma come, la quarta dimensione è notoriamente il tempo, non sarà per caso una gara a tempo? Ovvio che no! Ma aggiungere un’altra dimensione, quella dell’universalità, ad  una gara già esistente che si chiama 3D la rende automaticamente una gara … 4D!
Se poi la gara la facciamo a … colori, le dimensioni si moltiplicano e 4D diventa un nome appropriato.
Una gara a Colori al posto di una in Bianco e Nero, una gara comunque breve, tirata nei boschi e nei prati nella tradizione del tiro di campagna e del tiro 3D, ma sui bersagli a 5 colori che sono invece nella tradizione del tiro targa e dell’arco olimpico…

Il regolamento in poche semplicissime note:
Regolamento di tiro identico a quello 3D, 20 bersagli, una freccia per bersaglio
Distanze sempre sconosciute come nel 3D, 5-30 metri per gli archi senza mirino ( arco Nudo, Long Bow e Arco Istintivo) e 5-45 metri per gli archi con mirino (Olimpico e Compound)
Bersagli in carta a 5 colori corrispondenti a quelli targa da 80, 60 e 40 cm. Due bersagli affiancati da 40 cm per tiri molto ravvicinati.
Punteggi decrescenti dal 11 (10 interno) all’1.

Abbiamo tutte le divisioni di tiro, la gara facile e veloce, e non abbiamo più le costose e a volte sgradite sagome di animali. Una gara semplice che può essere apprezzata facilmente da tutti e da tutte le età, e costituire il giusto anello di congiunzione tra Targa e Campagna, facilitando l’avviamento  al tiro di campagna “vero” di tutti i neofiti.
Ma la formula va ovviamente testata ed ecco che la gara 4D vedrà la luce in una gara a livello sperimentale organizzata a Settembre con la collaborazione indispensabile degli Arcieri di Castiglione Olona e del Comitato Regione Lombardia. Se la formula sarà apprezzata dai partecipanti, verrà riproposta per l’inserimento in calendario sperimentale 2011 e propagandata a livello internazionale per un futuro inserimento nei regolamenti FITA.
Dal 2D al 4D passando per il 3D …forse questa è la via per un successo a lungo ricercato e non ancora ottenuto.