lunedì 28 dicembre 2009

Buon Anno all'Arcosfera!

Lo so, vi aspettavate la seconda parte di Ecosistema …


Ma, mi sono detto, non ho fatto gli Auguri di Natale ai lettori di Arcosfera, e non posso saltare anche gli auguri di Buon Anno!
Eccomi qui, quindi, ad augurare a tutti i lettori, amici e non , un Buon 2010!
Il 2010 sarà un anno di transizione per le competizioni nell’Arcosfera, senza Mondiali Targa e Indoor e con il vertice dell’attività nei Mondiali di Campagna e nelle prime Olimpiadi Giovanili. Ma sarà anche l’anno che porterà alla definizione della nuova formula di gara Hit and Miss per il Compound e alla ulteriore differenziazione tra gare locali e gare internazionali, e sarà l’anno di tante nuove “prime” e “ultime” volte!
Voglio quindi utilizzare l’occasione per fare un po’ di auguri specifici:
  • Auguri ai Giovani arcieri di tutto il mondo, che per la prima volta vedranno i Cinque Cerchi da vicino!
  • Auguri ai tiratori Compound, che per l’ultima volta vedranno il 70 mt nelle gare Internazionali!
  • Auguri ai tiratori Master, che per la prima volta tireranno alle distanze degli Allievi!
  • Auguri a tutti gli arcieri di alto livello, che per la prima volta tireranno gli scontri con il Set System nel Targa
  • Auguri a tutti gli arcieri di alto livello che per l’ultima volta tireranno l’Olympic Round a eliminazione diretta al chiuso
  • Auguri a tutti gli arcieri di alto livello, che per la prima vota tireranno alternati a 20secondi
  • Auguri a tutte le squadre di alto livello, che per la prima volta tireranno ufficialmente anche a Squadre Miste uomo+donna
  • Auguri ai tiratori Compound di alto livello, che per la prima volta tireranno sui bersagli Hit and Miss
  • Auguri agli arcieri dei Mondiali Universitari, che per la prima vota tireranno a squadre con il Set System
  • Auguri ai Giovani Arbitri Internazionali, che per la prima volta arbitreranno le Olimpiadi Giovanili
  • Auguri ai 19enni ed ai 20enni, che per la prima volta gareggeranno a livello internazionale come Junior
  • Auguri ai 17enni, che per la prima volta gareggeranno a livello internazionale come Allievi
  • Auguri agli organizzatori di Rovereto 2010, che per la prima volta gestiranno un Europeo Targa,
  • Auguri ai nuovi National Coach di Gran Bretagna, Italia e Ungheria, che per la prima volta gestiranno le loro squadre in gara (magari per Suk non è proprio la prima volta, ma auguri lo stesso!)
  • Auguri agli organizzatori del primo World Indoor Archery Challenge, che per la prima volta combinerà i risultati di Nimes e di Las Vegas in una unica super classifica indoor mondiale.
  • Auguri al Presidente e ai Consiglieri FITARCO, che per al prima volta si dovranno gestire un quantitativo di cambi regolamentari al di là dei picchi più alti dell’ultimo decennio, con tanti rischi di turbare l'ecosistema..
  • Auguri infine ai membri di tutti i nostri Gruppi Nazionali che affronteranno per la prima volta tante nuove situazioni.
Auguri ovviamente a tutti tesserati FITARCO, con la speranza che nel 2010 siano più attenti lettori e sostenitori di Arcosfera,  e infine un ricordo particolare per due grandi che ci hanno lasciato per sempre nel 2009:.
Karl Armin Henkel e Maria Rachele Testa.


Buon Anno all’Arcosfera !


martedì 22 dicembre 2009

Ecosistema /1

Più volte in diverse situazioni anche pubbliche ho definito l’insieme della norme , delle regole e delle consuetudini della FITARCO il nostro “ecosistema”.
Wikipedia definisce “ecosistema” come segue:

Il termine ecosistema si riferisce alle componenti combinate fisiche e biologiche di un ambiente. Un ecosistema è generalmente uno spazio all'interno dell'ambiente naturale in cui i fattori fisici (abiotici) del contesto, come le rocce e il suolo, funzionano insieme con gli organismi (biotici) interdipendenti, come le piante e gli animali, entro lo stesso habitat. Gli ecosistemi possono essere permanenti o temporanei. Gli ecosistemi di solito danno luogo ad un certo numero di reti alimentari.

Ovvio che il nostro “ecosistema arcieristico” non da luogo alla creazione di reti alimentari, salvo alle tradizionali grigliate sui campi di tiro, ma sicuramente l’interazione tra le norme (abiotiche) e gli arcieri (biotici) consente al sistema stesso di sviluppare fattori di crescita o di contrazione, come del resto può avvenire in qualsiasi contesto sociale governato da un set di leggi.
Una cosa comunque ferma in ogni ecosistema è che le modifiche alle relazioni all’interno dello stesso portano al cambiamento delle reti che si sviluppano dall’ecosistema, con l’accelerazione di alcune e la contrazione e magari morte di altre, ma che i trend di queste variazioni sono analizzabili esclusivamente sul lungo periodo e mai a livello istantaneo.
Il compito del creatore di norme quindi, nell’ecosistema arcieristico, è sempre quello di prevedere i probabili futuri sviluppi delle singole diramazioni che dipartono e ramificano dalla singola variazione introdotta nell’ecosistema stesso. Ovvio che alcune conseguenze alle variazioni sono immediate e subito percepibili, ma molte altre invece richiedono un grado di conoscenza dell’ecosistema e una percezione dell’insieme delle norme e delle loro interazioni con l’intero movimento FITARCO che non sono spesso molto immediate e richiedono una approfondita conoscenza dell’ecosistema arcieristico di riferimento.
La storia delle modifiche passate introdotte nell’ecosistema e dei loro effetti, sia livello internazionale che nazionale, diventano quindi la sola base per l’analisi delle influenze che le variazioni possono introdurre negli sviluppi futuri, ma le variabili in gioco, spesso non controllabili a priori, rendono qualsiasi livello di analisi, anche il più approfondito, una speculazione oltre la terza mossa di una partita a scacchi : qualcosa per maestri, e comunque sempre non infallibile.
Lasciando le disquisizioni teoriche, proviamo a fare qualche esempio di interventi nell’ecosfera arcieristica che derivano dal passato.
Nel 1998 la divisone Arco Nudo è ancora ammessa in Italia solo alle gare di Tiro di Campagna, e i risultati AN delle squadre nazionali sono in ribasso, per scarsa di disponibilità di ricambi di alto livello. Erano passati già 10 anni da quando il presidente Pagotto aveva “lasciato uscire” dalla FITARCO la maggior parte della componente Arco Nudo / Tiro Istintivo (che aveva fondato la FIARC) nell’ottica di migliorare l’immagine di Federazione Olimpica della FITARCO: un grande intervento nell’ecosistema, con l’obiettivo percepito di dare al tiro con l’arco una maggiore immagine sportiva, ma con il risultato sul lungo periodo di aver quasi portato all’estinzione il tiro Arco Nudo nella stessa FITARCO.
E’ proprio il sottoscritto che nel 1998 in Consiglio Federale solleva allora il problema, enfatizzando il fatto che una Divisionecome quella AN non poteva avere esclusivamente la stagione all’aperto a disposizione, se doveva mantenere una certa numerosità per garantire i ricambi alle squadre nazionali. Ed ecco che il Consiglio Federale decide di introdurre per il 1999 i Titoli Italiani Indoor Arco Nudo, dando con quella decisione il via al rilancio del tiro Arco Nudo in Italia.
Non era certo specifica intenzione degli allora consiglieri arrivare ad una situazione dove il tiro Arco Nudo, dieci anni dopo, sarebbe diventata la seconda Divisione per numerosità in Italia, anche superiore in numero a quella Compound. L’intenzione allora era di potenziare il settore “quanto bastava”, senza penalizzare troppo i numeri dell’Arco Olimpico, in particolare quelli giovanili, che dovevano e dovrebbero essere quelli che garantiscono il futuro della FITARCO come federazione Olimpica. Ma la variazione nell’ecosistema FITARCO non aveva tenuto conto dell’attivismo esasperato di alcuni “organismi” che erano in grado di annichilire altri intorno e spingere maggiormente le proprie possibilità di sopravvivenza e predominio rispetto ad altri, decisamente impreparati agli avvenimenti.
Oggi, dieci anni dopo, il problema che FITARCO deve affrontare è la necessità di apportare ulteriori correzioni al suo ecosistema, per evitare che lo stesso veda un ulteriore ridimensionamento della Divisione Compound, proprio mentre la stessa comincia ad avere, finalmente, prospettive Olimpiche, anche se ancora lontane nel futuro. Le prime avvisaglie dei cambiamenti si sono già avute lo scorso anno, con il ritorno delle squadre Nazionali Compound anche giovanili ad una partecipazione internazionale maggiore che non quella del recente passato (uno dei fattori che maggiormente influenzano l’ecosistema in direzione di una divisione rispetto all’altra). Ma incentivando ora nuovamente il settore Compound, non si rischia che in prospettiva nell’ecosistema le “cellule”del settore Olimpico subiscano una contrazione, attaccate da due lati, dalle “cellule” Arco Nudo (e le loro “mutazioni” 3D Long Bow e Istintivo) da un lato e dalle “cellule” Compound dall’altro? L’ecosistema FITARCO, organismo complesso, si basa in massima parte per il proprio sostentamento (finanziario) sulle “cellule” olimpico e sulla loro buona salute e “riproduzione” continua. Sono quelle le cellule che nell’ecosistema controllano la buona salute dell’intera FITARCO per tramite del flusso “sanguigno” dei finanziamenti CONI. Come detto, però, indicazioni definitive sull’efficacia degli interventi correttivi l’avremo probabilmente tra un minimo di 5 anni soltanto, e solo allora saranno possibili ulteriori eventuali variazioni correttive che saranno inevitabilmente introdotte a quel punto troppo tardi, in una direzione o nell’altra.

lunedì 14 dicembre 2009

Una Giustizia da riformare

State tranquilli, questa è arcosfera, non si parla di politica nazionale ma al massimo di politica federale Fitarco… Ma anche la Fitarco ha la sua bella Giustizia, lentissima, assolutamente non efficiente e sicuramente da riformare. Solo, lo notano al solito quelli che per un motivo o per l’altro sono costretti a rivolgersi alla stessa, pagando la relativa tassa di ricorso, e attendere.
Quanti arcieri o persino presidenti di società si sono mai degnati di leggere il regolamento di Giustizia Fitarco e cercare di capire come funziona o dovrebbe funzionare la giustizia Federale? Pochissimi, credete, e solo quando costretti dalle circostanze. E’ facile immaginare che persino all’interno del Consiglio federale una buona parte membri non abbiano mai letto il citato documento, immaginarsi tutti gli altri.
No, questo articolo non è un invito a leggere l’astruso documento, se non siete un avvocato o non avete ottime cognizioni di diritto, meglio lasciar perdere; ma a un invito a cercare di capire come dovrebbe funzionare la giustizia Fitarco e cosa occorrerebbe modificare per farla funzionare misura di arcieri e non di soli avvocati.
Il regolamento di Giustizia Fitarco degli anni della fondazione era semplicissimo e per un paio di decenni non variava: La Giustizia Federale era amministrata dal Collegio dei Probi Viri, eletto direttamente dall’assemblea, i cui giudizi erano finali e appellabili al solo Consiglio Federale. In una trentina di righe si definiva il tutto ed il tutto era chiarissimo a tutti.
Poi, lentamente, la trasformazione per l’inevitabile intervento degli uffici legali del CONI e delle continue richieste di adeguamento alla normativa CONI, clonata prima da quella del calcio e poi via via sempre più simile a quella definita dal Codice di Procedura Penale dello Stato Italiano.
Ecco quindi comparire anche in Fitarco le figure multiple della giustizia Calcistica: il Giudice Unico, il Procuratore Federale, la Commissione di Giustizia e la Commissione Unica di appello, che unica non è perché il grado successivo di giudizio prevede l’arbitrato presso il CONI:
Oggi, le trenta righe solo nello Statuto sono diventate le 27 pagine che potete tentare di comprendere al link seguente:
Regolamento di Giustizia FITARCO
 e la struttura di funzionamento, molto semplificando, dovrebbe essere la seguente:

1) Le infrazioni in gara segnalate dagli arbitri nel verbale vanno direttamente al Giudice Unico, che giudica e commina sanzioni, o le passa al Procuratore Federale per accertare l’ipotesi di reato.
2) I ricorsi alla commissione di Giustizia vanno prima al Procuratore Federale, che ne giudica l’ammissibilità prima di passarli alla Commissione di Giustizia
3) Il Procuratore Federale può anche indagare su fatti pubblicamente noti, per decidere se spassare l’argomento alla Commissione di Giustizia.
4) Un condannato dal giudice Unico o dalla Commissione di Giustizia può appellarsi alla Commissione Unica di Appello
5) I condannati dalla CUDA possono appellarsi al CONI
6) Ogni ricorso prevede il pagamento di una tassa alla FITARCO, rimborsabile in caso di vittoria nel ricorso.
7) Gli accusati ricevono sempre regolare “Avviso di Garanzia” che li informa di un procedimento a loro carico.
8) Gli accusati possono farsi rappresentare in giudizio da altri, in genere da un avvocato.
9) Accusati e testimoni sono obbligati a presentarsi alle udienze, salvo possibilità in alcuni casi di inviare memorie scritte.

Perfetto, non trovate? C’è tutto quello che serve per garantire la Giustizia e la Giusta Pena per i colpevoli, ma anche la difesa degli imputati e il diritto di appello. Esattamente come qualsiasi causa penale che si rispetti davanti alla magistratura vera. Purtroppo, proprio “esattamente”.
Un semplice giudizio sul solito scorretto che magari fa il furbo in gara e si “ritaglia” qualche punticino in più sullo score , che negli anni 80 veniva punito nel giro di una settimana con un educativa sospensione immediata diviene invece nel sistema attuale un processo interminabile gestito da avvocati di una parte e dell’altra, con presentazione di prove, testimoni e analisi specifiche affidate ad “esperti”, sempre sul filo dell’ammissibilità legale e del rischio di causa civile per danni o penale di per diffamazione.
Già, perché se magari vi sognate di denunciare qualcuno che “ruba i punti” agli Arbitri, e magari questi se ne accorgono pure loro ma non arrivano al giudizio con le prove “inequivacabili” necessarie, magari l’imputato viene assolto per “insufficienza di prove” e a quel punto magari voi vi beccate una bella denuncia vera per diffamazione e pure una causa civile per danni di immagine.
Quindi, sia per denunciare, che per testimoniare, che anche semplicemente per comparire, meglio aver un avvocato penalista al fianco, e uno di quelli bravi. Non da tutti e per tutte le tasche, purtroppo.

Sono intervenuto in assemblea generale Fitarco due anni fa invitando pubblicamente il Presidente e Consiglio Federale, proprio a seguito di un caso reale allora ben noto a tutti, a rimettere mano alla Giustizia Federale per riformarla almeno ad un livello di comprensibilità e di accesso da parte di tutti i tesserati e non solo dei loro avvocati e ad una efficienza maggiore nel perseguire i reati sportivi, in particolare magari ritornando a pretendere che i Giudici siano almeno a conoscenza delle normative e delle reali applicazioni delle stesse nel tiro con l’arco e non siano quasi tutti di pura estrazione legale avulsa dal mondo del tiro con l’arco
Tutti d’accordo in quell’occasione, con applauso dell’Assemblea, ma niente all’orizzonte dopo due anni, e intanto i personaggi sono cambiati, ma il lento e burosauresco funzionamento della giustizia Federale è rimasta la stesso, con vertenze che si trascinano spesso per anni anche in casi relativamente semplici.
Aneddoti di testimoni che sono più o meno sopravvissuti all’ordalia narrano dell’aver dovuto spiegare cosa fosse un punto di riga a giudici che non avevano mai visto un bersaglio e avere di ritorno obiezioni dell’avvocato della controparte che contestava la competenza del testimone arciere a spiegare la cosa ai non arcieri. Tanto per fare un esempio.

Separazione delle carriere e indipendenza del potere giudiziario da quello legislativo? È bene ricordare a tutti che il Giudice Unico, il Procuratore Federale e pure i membri della Commissione di Giustizia vengono nominati o revocati dal Consiglio Federale, e possono anche non essere tesserati (ovvero, non sapere nulla in partenza di tiro con l’arco e delle sue regole). Solo la Commissione Unica di Appello è rimasta di elezione assembleare ed ha l’obbligo del tesseramento, e questo esclusivamente per un intervento mio in opposizione, in una lontana assemblea starordinaria Fitarco che stava per fare di nomina pure quella. Ma anche i membri della Commissione Unica di Appello sono comunque ormai solo avvocati o magistrati “disponibili all’incarico” e tesserati alla bisogna, non più veri arcieri.
Correlando la giustizia sportiva a quella penale nazionale avremmo un Paese dove:
- I procuratori e i giudici dei primi gradi di giudizio sono tutti nominati direttamente dal Governo, che può ovviamente revocare loro il mandato in qualsiasi momento
- I Procuratori e i Giudici sono scelti eclusivamente tra coloro che hanno studiato legge in paesi diversi
- Non esiste difesa di ufficio di alcun genere per coloro che non si possono permettere un avvocato
Al confronto, la Giustizia Penale Italiana non avrebbe bisogno di riforme.

Vediamo invece di ricordarci tutti che la giustizia Fitarco è da riformare.