lunedì 16 novembre 2009

300

No, non siamo alle Termopili; Leonida ha già combattuto ed è morto con onore per difendere la Grecia dai Persiani e anche se nella leggenda della battaglia c’è la famosa citazione “Le nostre frecce oscureranno il sole” e la risposta di Leonida “ E allora combatteremo all’ombra”, questa volta parliamo di altre frecce e di altri 300, ovvero quelli che hanno partecipato ai Campionati Italiani di Campagna 2009 in Calabria. 300 soltanto…

Qualche giorno fa, letto l’articolo sugli ultimi campionati italiani FIARC sulla Rivista arco, magnificati come un clamoroso successo con oltre seicento partecipanti, mi è venuto in mente di contare quanti sono stati i partecipanti agli italiani FITARCO di Campagna 2009, e sommando tutti i presenti nella classifica individuale, mi è uscito un numero preciso e netto: erano stati esattamente 300.
Ma come, mi sono detto, vero che il luogo non era dei più raggiungibili e il periodo non molto adatto a prendere ferie, ma addirittura meno della metà che ai campionati FIARC? Forse perchè ora molti fanno 3D?
Sono allora andato contare i partecipanti ai campionati Fitarco 3D 2009, e il totale mi ha dato 244, peraltro con molti nomi identici presenti nei due campionati.
Diciamo quindi che nell’anno di grazia 2009, nonostante l’avvento del 3D in Fitarco, il numero dei partecipanti agli italiani FIARC in un’unica manifestazione ha largamente superato il numero complessivo dei partecipanti ai due campionati Italiani FITARCO equivalenti messi insieme.
Sono un vecchio arciere di campagna, e il tiro di campagna è stata la mia passione da sempre, a partire dal 1975 quando partecipai al mio primo Field del Campanone. Ho trasmesso la passione a mio figlio Michele, ho partecipato a centinaia di gare personalmente, l’ultima nel 2006, e ho allenato oltre una decina di Campioni Italiani della specialità in varie classi. E la situazione non mi va, soffro nel vedere il tiro con l’arco di campagna così bistrattato e penalizzato nella nostra Federazione, quando all’apparenza sembrerebbe invece godere di sostegno inusitato.
Ma se i giovani non partecipano più alle gare di campagna, i seniores olimpico sono sempre meno, l’arco olimpico è escluso dal 3D, le normative di qualificazione agli italiani di Campagna sono estremamente penalizzanti (quattro giorni di gara al minimo per qualificarsi, non alla portata di tutti) mentre quelle di partecipazione agli italiani 3D praticamente accettano tutti, le limitazioni di orari e di durata e di numerosità sui percorsi agli Italiani Field scoraggiano qualsiasi velleità di qualifica, le cose non vanno bene, vanno soprattutto sempre peggio.
Onore ai 300 che hanno molto speso per partecipare agli italiani di campagna 2009, ma l’insieme è da ripensare con urgenza, perché il trend tracciato in anni di penalizzazione indiretta è chiarissimo: il Field sta morendo in Fitarco come in FITA e come è in pratica quasi morto in IFAA e non è mai nato nella stessa FIARC. Il 3D ha preso il sopravvento in molte nazioni, e all’apparenza anche in Italia, ma per ora in quella rappresentata da FIARC soltanto.
Ma non si può pensare che il 3D cresca in Fitarco solo ed esclusivamente cannibalizzando le partecipazioni al Campagna tradizionale. Rischiamo di uccidere il vecchio amico cavallo senza ancora aver verificato se il nuovo ronzino riesce a correre da solo (senza le sovvenzioni federali per le costose sagome).
Continuare a limitare per regolamento e di fatto il numero dei partecipanti agli italiani Campagna mentre si incentiva in contemporanea direttamente e indirettamente la partecipazione agli italiani 3D per ora da risultati negativi in entrambi i settori e rende la FIARC vincente su tutti i fronti del confronto: organizzativo, di appeal, di presenza mediatica e di successo popolare.
Torniamo veramente ad incentivare il campagna a tutti i livelli, facciamo in modo che i prossimi campionati di campagna abbiano 800 partecipanti, perché i numeri Fitarco lo consentono e i cinque percorsi pure, ridiamo entusiasmo alle società e ai loro tesserati nella partecipazione al campagna, rifacciamo del campionato italiano di campagna un evento e non più la garetta che stanno diventando. Il 3D ne trarrà automaticamente benefici di traino indiretto senza bisogno di incentivi specifici e penalizzazioni del Field ancora più specifiche.
Facciamo veramente sì che quei 300 non siano gli ultimi.

Nessun commento: